Il Reale nella vita e nella clinica psicoanalitica 
 
Sabato 21 ottobre 2017 dalle ore 9,30 alle ore 13,00
C.so Vittorio Emanuele 172 - Torino

C’è molta gente convinta che il mondo corrisponda alla rappresentazione che ne ha. Non è obbligatorio interrogarsi, basta crederci. Se la psicoanalisi ha potuto formulare il concetto di Reale, è che ogni tanto, questo non funziona: qualcosa si presenta che rompe il telo della realtà.
Ma il Reale non è solo sorpresa, è anche ripetizione. Di questo, della presenza del Reale nella vita e nella clinica della psicoanalisi, discutono con noi Mauro Milanaccio e Bruno Moroncini.


Il primo e l'ultimo 

Sabato 14 maggio 2016 dalle ore 9,30 alle ore 17,00
C.so Vittorio Emanuele II 172 - Torino

 

Ci ritroviamo per discutere su alcuni punti emersi dalla lettura che abbiamo fatto quest’anno del I Seminario di J.Lacan, Gli Scritti tecnici di Freud, 1953-54 e dell’ultimo, Le moment de conclure, 1977-78. Qualcuno cercherà di mettere a confronto i due seminari, altri porteranno la loro riflessione su qualche argomento di uno dei due. Brevi interventi che ci permetteranno di discutere, di fare i nostri tagli nel tessuto dell’insegnamento di Lacan, di rifare i nostri nodi e le nostre trecce, dall’inizio alla fine, con Reale, Simbolico ed Immaginario.


Giornata sul seminario "L'insu que sait de l'une bévue s'aile à mourre" 
 
Sabato 23 maggio 2015 dalle ore 9,30 alle ore 17,00
Sala dell'Antico Macello di Po, Via Matteo Pescatore 7 - Torino

Concludiamo con questa giornata lo studio del Seminario di Lacan del 1976-77 inaugurato per noi a Roma in autunno e proseguito nelle nostre diverse sedi nel corso dell’anno. E’ un Seminario più facile alla lettura, ma molto difficile da cogliere nelle sue implicazioni. E’ un Seminario più breve, ma che obbliga a riprendere i Seminari precedenti.


I “Disturbi di Personalità”. I percorsi che hanno portato al successo della nozione 

Sabato 5 e domenica 6 giugno 2010 dalle ore 9,30
Sala degli Antichi Macelli di Po - Via Matteo Pescatore 7 -Torino

La nozione di disturbo di personalità, che riguarda oggi circa il 30% delle diagnosi psichiatriche, offre un apparente linguaggio comune agli operatori, nella grande varietà, intreccio e sovente inconsistenza dei quadri teorici di riferimento. La complessità che tuttavia tale nozione comporta, interroga gli psicoanalisti su alcuni punti del discorso contemporaneo, di cui il suo successo é il frutto.
La scomparsa della trascendenza con il processo di secolarizzazione significa anche la scomparsa dell’idea che in ciò che ci circonda ci sia altro. La scomparsa dell’Altro si traduce nell’assumere l’idea che l’apparenza dell’oggetto sia dello stesso ordine dell’oggetto stesso.
Non c’é nient’altro dietro la descrizione delle diverse forme disturbate e disturbanti del comportamento umano e tale sordità alla presenza dell’Altro fa da premessa alla procedurabilità e verificabilità degli interventi.
Del resto é vero che le attuali manifestazioni psicopatologiche esprimono anch’esse questo scenario e rimandano ad una “nuova economia psichica” che pare fare a meno delle forme classiche di presenza del Nome del Padre.
I disturbi di personalità sarebbero allora la traduzione in termini psicopatologici del modo attuale di presenza dell’inconscio.


Cosa intendiamo per sessualità in psicoanalisi?

Sabato 07 giugno 2008 
ore 9,30-13,00 e 14,30-17,30
Sala dell’Antico Macello di Po - Via Matteo Pescatore 7 - Torino


Ognuno di noi ha da rifare l’esperienza della ricerca di come intendere ciò che dice un paziente e perché e a chi e a quale fine farlo parlare e ascoltarlo e, ancora, nella fiducia in chi ci ha preceduto, a quali concetti della teoria può far riferimento per condurre i colloqui o per dirigere una cura. In questa giornata, con cui chiudiamo un anno di insegnamento alla psicoanalisi, cercheremo, allievi ed insegnati della Scuola, di dire qualcosa di come abbiamo inteso la questione della sessualità a partire dalla nostra esperienza clinica. 



Psicoanalisi e domanda sociale. Educare all'impossibile?

Sabato 30 marzo e domenica 1 aprile 2007 dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 14,30 alle ore 18,00
Sala Conferenze dell’Archivio di Stato - Piazzetta Mollino - Piazza Castello 209 - Torino
 
La domanda di aiuto rivolta oggi alla psicoanalisi é spesso riferita ad un ideale ed a un sapere tecnico capace di realizzarlo. É una domanda sociale in quanto riproduce a livello individuale alcuni imperativi del discorso sociale. Quando non trova ricette efficaci, può interrogare uno psicoanalista, ma è pronta a cadere delusa quando incontra un invito ad un lavoro personale ed a mobilitare il sapere dell’inconscio.
É opportuno allora ritornare sulla definizione di “impossibile” che Freud ha dato ai tre mestieri di educare, governare e psicoanalizzare e sullo spostamento verso l’impotenza che Lacan ci ha insegnato a leggere come il misconoscimento dell’impossibile.

© ASSOCIAZIONE LACANIANA INTERNAZIONALE TORINO c.f. 05832920010

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